Il Tavoliere delle Puglie

Il Tavoliere delle Puglie è considerata la più vasta pianura dell’Italia centro-meridionale, anche se in realtà è un territorio pianeggiante che presenta cinque differenti aspetti: colline, ripiani, la pianura interna e la pianura costiera ed una zona litoranea.

Il territorio del Tavoliere è racchiuso tra l’Appennino di Capitanata a ovest, il Gargano e il Mar Adriatico a est e le Murge a sud.

Considerato “il granaio d’Italia” per le sconfinate coltivazioni di grano e frumento di alta qualità, il Tavoliere deve il suo nome alle Tabulae Censuariae romane, una sorta di catasto in cui erano registrati i terreni posseduti dal fisco.

Cartina del Tavoliere delle Puglie, mappa.

Ma perché si chiama “delle Puglie” e non “della Puglia”? Ripassiamo qualche nozione storica, allora. Dal Medioevo la regione fu chiamata Puglie perché era suddivisa in tre principali territori: Capitanata, Terra di Bari e Terra d’Otranto. Il nome tornò al singolare con l’Unità d’Italia, ma denominazioni come quella del Tavoliere sono uguali ancora oggi.

Il Tavoliere in Puglia visto da Lucera.Con la caduta dell’Impero Romano questo ampio territorio venne progressivamente abbandonato, subendo molte trasformazioni: zone paludose, selve incolte, foreste e aree utilizzate per i pascoli e non più per le coltivazioni.

Lungo i tratturi della dorsale appenninica avveniva la transumanza, con i greggi dei pastori che venivano portati dai monti abruzzesi e molisani ai rigogliosi pascoli del Tavoliere delle Puglie, dove trascorrere l’inverno in un clima più mite e con la certezza di poter sfamare il bestiame.

Con le bonifiche degli inizi del XX secolo la pianura del Tavoliere tornò ad un’economia molto più agricola che pastorale, anche grazie alla rete idrografica molto più ricca del resto della regione: il Fortore e l’Ofanto sono i due fiumi maggiori; altri a carattere torrentizio sono il Candelaro, il Carapelle e il Cervaro.

Seguendo il percorso degli antichi tratturi per la transumanza, oggi parte del Tavoliere è attraversato dalla Strada Statale 17 dell’Appennino Abruzzese e Appulo-Sannitico, o più semplicemente SS17, un importantissimo asse viario tra Puglia, Molise e Abruzzo (per pochi chilometri anche il Lazio) che collega direttamente Foggia con L’Aquila.

A questa storica strada è dedicata anche la canzone “Statale 17” di Francesco Guccini: “Statale 17, com’è lunga da far tutta, romba svelto l’autotreno; questo cielo ancor sereno sembra esplodere d’estate mentre tu chissà se pensi a me…”.

Cosa vedere nel Tavoliere delle Puglie

Tra il Subappennino Dauno ed il Gargano, le località del territorio pianeggiante del Tavoliere sono ai margini dei grandi flussi turistici della Puglia, ma ci sono luoghi che vale la pena scoprire.

  • San Severo: conserva un centro storico di impronta medievale con molti bei monumenti, tra cui la chiesa matrice di San Severino del XI secolo (posta sulla via Sacra Langobardorum), la cattedrale medievale di Santa Maria Assunta del XII secolo e altri edifici d’interesse storico e artistico.
  • Lucera: soprendente città d’arte posta a dominio del Tavoliere, con l’antico Anfiteatro Romano del I secolo, il Castello Svevo-Angioino costruito da Federico II nel XIII secolo e la grande cinta muraria con torri e bastioni di Carlo I d’Angiò, la splendida Cattedrale romanica del 1302 e molti altri monumenti e luoghi di interesse.
  • Troia: antichissima cittadina con molti tesori artistici, tra cui la straordinaria Concattedrale romanica del 1093 con il prezioso rosone ad undici raggi, considerata tra i principali edifici religiosi della Puglia.
  • Foggia: capoluogo della provincia, in posizione strategica sul Tavoliere, perfetta per visitare sia i bellissimi borghi della Daunia che le belle località del Gargano. Nonostante i duri bombardamenti subiti durante la Seconda Guerra Mondiale, conserva un importante centro storico con chiese e monumenti di epoca federiciana (tra cui il duomo del XII secolo) e molti edifici di valore storico e architettonico.
  • Cerignola: interessanti monumenti in questa cittadina in posizione strategica, crocevia di importanti strade e tratturi, nonostante le grandi perdite nel disastroso terremoto del 1731. Da vedere in particolare il borgo antico, chiamato Terra Vecchia.
  • Margherita di Savoia: splendida località del litorale, famosa per le terme ma soprattutto per le saline che non possiamo perdere di visitare, le più grandi d’Europa e le seconde nel mondo. È una meravigliosa zona umida di grande valore naturalistico, con una costa sabbiosa piena di stabilimenti balneari.

Il Tavoliere dal punto di vista geologico

Il tavoliere delle Puglie in estate.Come già detto, il Tavoliere delle Puglie non è completamente pianeggiante. Nel Tavoliere, in base alle condizioni geologiche, si possono distinguere: un’area collinare, una zona a ripiani, un’ampia pianura alluvionale più antica, una piana costiera e la zona litorale.

La prima zona, che tocca a ovest il margine del Subappennino Dauno, è rappresentata da rilievi collinari a 300-400 metri di quota. La parte a ripiani corrisponde a terrazzi marini che digradano verso l’Adriatico, ben conservati specialmente nella parte meridionale del Tavoliere.

Nella zona presso Foggia, le azioni erosive hanno ridotto i ripiani a lembi completamente circondati da depositi alluvionali e costituiscono una estesa pianura. La pianura costiera invece corrisponde ad antiche paludi successivamente colmate, sia per cause naturali che per l’azione dell’uomo. Qui, a causa dell’emersione di una barriera costiera si è prodotta una palude che in tempi recenti è stata bonificata.

La zona del litorale, bassa e sabbiosa, è caratterizzata dalla presenza di dune che si allungano parallelamente alla riva.